Il re dei re, vol. 3 (di 4)
ley, qual
possiate ascoltarla con piacere: niuna
cattive! A che tante frasi prima di venire
espe
delle disposizioni prese la notte, e come egli portasse avviso di non muoversi più dal romitaggio, mandar l'araldo d'armi a chiamar le truppe in su quel di Canossa, ed attenderle, mentre un altro distaccamento di Lombardi e di suoi vassalli, sotto la condotta del vescovo di Vercelli, avrebbe bloccato Mantova, dove s
scomunica, cosa avrò guadagnato? L'onore no, perchè vi ha un mezzo solo di ristorarmelo, e questo è quello delle armi, rovesciando lui ed i principi miei vassalli che hanno stretta lega codarda. L'amor dei miei popoli neppure, perchè so come i Tedeschi tengano all'osservanza delle costituzioni dell'Impero. Avrò forse guadagnato gli Italiani, ma questi sono mutabili e superstiziosi. Mi difendono oggi;
gherà vostra sublimità per usar moderazione ancora e pazienza, e voi fingerete cedere alle sue preghiere: pregherà il pontefice a non ostinarsi; e Gregorio, che non ha mica gusto di sconfortare questa santa creatura e di aliena
acenza, e che domani il vescovo di Vercelli ed il principe Baccelardo ca
ddio. Cominciò perciò a supplicare caldamente Enrico che facesse novello tentativo per piegare l'irritato prete, e confidasse nelle intercessioni sue. Perocchè ella conosceva di fermo Gregorio non aver animo malvagio ed ostile contro di lui, ma agire per severo zelo di sacerdote. Lo persuadeva pure a non perdere il frutto delle umiliazioni già fatte, sendo che sapeva di sicuro Gregorio inclinare già a perdonarlo; e che ella gli prometteva, dove ciò non fosse avvenuto fra un paio di giorni, di restar neutrale nella contesa. Che perciò non disperasse, e mandasse nuovi negoziatori per
esta volta il pontefice lo chiamò. Allora, agghiadato dal freddo, i piedi fatti lividi ed il viso piombino, con una violenza disperata nell'animo, si decise seriamente a partire di Canossa. Egli appariva chiaro oramai che Gregorio non aveva altra mente che insultarlo, conculcare nel fango la r
aprirono il passo tra la folla stivata della gente, che pend
dulfo, qual compenso mi darete voi se per domani mastro Il
ui, poi volgendo le spalle con
mi quel c
a Laidulfo, e tiratosel
e con un re? Tu gli renderai grande serv
ta l'orecchio si
o, ti fanno nascondere quattro o cinque pollici di stiletto nel cuore, o qualche graziosa dose di veleno nello stomaco
di andare a mercanteggiare con u
che ne abbia cuore io? P
aresti t
hione di re, che ha tanta frega di benedizioni, o l'uccido e ne lo lib
edderai se lo trovi
ima per questo? mi regolerò g
de Guaidalmira, io no
rispondere dove parlo io? La è questa la vene
la testa in giù, riflettendo alla proposta di colui, dimm
to? Ebbene ei mi darà una contea con tutte le terre ed i diritt
i grosso. E che pretender
: 80 per uno schiavo affrancato in presenza della chiesa o con una carta formale: 100 per l'uomo di condizione media, pel romano che ha beni proprii o viaggia, per l'uomo del re e della chiesa: 160 per l'uomo libero: 200 pel chierico nato libero, per l'uomo affrancato a danaro: 300 pel romano conviva del re: 400 pel suddiacono; 60
mica voglia di guadagnarti
ar tr
ll'opera, compila, e forse il re sarà a
mel gua
I
questo suono non mi muovo
stessa natura del servigio e l'urgenza del caso f
lbero. Che te ne pare? Tu non conosci, ragazzo mio, di che pasta si facciano i re, e come essi intendano la faccenda della coscienza, de
Egli non si è mostrato mai taccagno c
volesse far
e all'opera che tu impr
sei
re. Val meglio perciò tentare la cosa che starne così; perchè una mercede, e generosa,
e non sono mai avari! Una pena per tutti i f
lla morale, sclama
on sono ancora si disperato. Orsù dimmi un
di non farlo troppo domesticare con codesta giovane. E sarai ammesso
are codesto arcivescovo, e l
disse tutta la verità. Però seppe dare alle sue parole una forma di credenza, e d'altronde Guaidalmira guarentì della sua vita che non sarebbe al papa venuto male di sorte. Gregorio, occupato vicino al camino a scrivere lettere ai principi di Germania, non avvertì della coppia entrata nella sua
pa, mi
sei
ed onesto merca
Guaidalmira traendosi
ti bisognerebbe d
piacciavi di ascoltare l
vece a proporti un bel contratto, ponte
aida figura non mi
re. Se ti ricordi, quel tale vescovado di Oria! Pare proprio che io sia destinato ad esser vescovo, perchè ci ho un'inclinazione
, quella giovane
he vuoi! L'uomo non può esser diverso da ciò che lo ha fatto Iddio. Or dunque, per venire a bomba, nel 76 propos
o meglio la tua persona. An
io dovere. Ma non andare in bestia, pontefice,
e attentato simile che
mo la gente dabbene. Io sono qui per v
monio che conosci quant
son demonio, gran cosa non può man
on ti faccia frustare, grida
un primo esempio hai veduto, come io sia veritiero ed onesto. Ora ho un altro segreto da vendere. Perchè, vedi bene, entrambi noi siamo mercanti e spacciamo pa
uarda cote
li fanno trovar cresciuti. Dimmi solo se vuoi comprarlo a patti equi, perchè altrimenti saprò a chi venderlo e....
nza ha dunque
n dirai: corpo dei santi! Laidulfo, tu sei un buon diavolo, et quia
sicura che t
no chiamato Bonizone. Per sod
tra Bonizone co
ar terreno. Un santo padre dovrebbe esser uomo di poche e sagge parol
vel
manderai la contessa Matilde, la contessa Adelaide, l'abate
e d
rà che lo riceverai incontanente, senza più pettegoleggiare e fare il fiero. E tu, come il re verrà, lo
N
ltro partito. Se, come avrai saputo il mio segreto, stimerai es
vi dirmi? favella in nome di
i sommo p
ar
osi di sotto il mantello uno scrignett
me in mano tua
quei viuzzi a notte alta, era deciso passarla al sereno, coricato sul suolo, allorchè, nella magione vicina, mi sembrò udire gente che ancora vegliava. Cercai la porta, e venne ad aprirmi un se
l'interromp
ete Laidulfo, mettendo
utamente da cenare, e poi un buon letto, sicchè io dormii come un canonico fino a giorno alto del domani. Appena alzato, mi recai per render grazi
sclama
glia Laidulfo, i
ti e
vecchio voleva mandarla a Roma a qualcuno che ne avesse dovuto pigliar cura. Eran giorni di guerra. Correvano il paese Tedeschi, e saccomanni, e lance del papa ed ogni ben di Dio di malandrini. Alcuno dei terrazzani di Soano non voleva torsi la missione di condurre la bimba a Roma, per prezzo che offrisse il vecchio moribondo. Io gli sembrai l'uomo mandato da Dio. Il mio vestito, il mio portamento umile, contrito, divoto, lo sedussero. Mi domandò se volessi accettare la commissione. A vero
? dimandò
il più
conchiud
arla a qualcuno. Ora costui l'avrebbe egli tolta senza una pistola di ch
lama Gregorio turb
iamare un tabellione, u
ra? sclama Gregorio
iesa di Sant'Ambrogio di Milano; mastro Bonizone vi mise sotto una croce; quattro altri testimoni vi cincischiarono degli scorbi come campanili; dentro questo forzierino chiusero questo libro di ore che qui vedi, e mel consegnarono, dic
dimanda Ildeb
ensai che avevo tolto un bel prezzo della commissione e dovevo compierla da galantuomo. Soddisfatto quindi il mi
vve
duto moribondo, e forse per aver proprio quella scimiuzza di bimba che io gli recavo a Roma. Il vecchio che lo attendeva e che forse disper
sa facesti tu
olenza e la tenni. Tanto più che la poverina riesciva ogni dì più vispa e non piangeva più, avvegnachè passasse sovente interi giorni digiuna. Poi si fe' grande, uscì di fanciulla, ed io le aveva messo un amore pazzo. Bestione! La amavo quasi mi fosse figliuola; e la guardai p
sclama
ebrando? non è un tocco da
ontessa? mormora Guaidalmir
nella, soggiunge Laidulfo stringendole il
nda Gregorio impaziente ed ansioso, divaricando gl
ntefice, e che io avrei venduto ai tuoi nemici, ad un concilio, a Satana, i quali ne avr
pergamena di mano
alla beata Vergine e
e Bonitione in nostra pr?sentia et testimonibus Marcho congnomento Digitomutio Gelasio Canaiuolo Pietro servus marchionis Etrurie affrancato cum danario, et Zaccheria subdiacono tutti non habili di scrittura e perciò crocie segniati che noy tabellio communis Soani certioriamo come facta e propris personibus qui fuerunt testimoni
bile menzogna! sclama Ilde
apa la scritta e mostrandogliene un'altra, non puoi negar che questa è la lettera diretta a te dal tuo pa
andosi sempre più, e la giustizia di Dio non potrà permettere che
tto. Però devi convenire che se questo s
etta dunque co
ed i testimoni sono morti, non potrebbe
ero al cospetto di Dio, che ques
a consegna della fanciulla e la lettera e le gittava nel fuoco, e con le molli ve l'incal
la mia esiste
arroventa-infine non resta del testimonio della vita civile di quella povera giovane che poca cenere. E
sta scena in apparenza senza muovere palpebra, ma tastando sul
dom
ndo la sua mano dal giubbetto, lasciando il
tremante a Gregorio quasi avesse vo
dun
a le parole, e facendole cenn
reto che udist
li occhi lucidi di lacrime, ed u
ienza non
o, finchè non furono scomparsi, poi alzando
terra non avrà più macchia da appormi: per i presen
a quello il sonno del giusto, o un subito rilasciamento delle fibre del cervello che da viole
o si fe' venire il vescovo Gi
uell'uomo e quella giovane
ì, risponde il
vare se qualcuno lo ascoltasse, poi
to, quell'uomo
itto Gregorio per comprendere il signi
, si lasci s
di Vesta che, al dire di Reboul de Nimes, était un