Cardello
nitamente superiori alle rozze stoviglie dei quartarai, ma da quelle a
lla creta già ridotta in polvere fina e ben stacciata; forse bisognava renderla impal
tarsi della qualità dell'impasto e aveva buttato via i cocci con stizza. Cardello, a quell'atto, s'era sentito stringe
si metteva in testa una cosa, non pensava ad altro, f
nderla grassa. E intanto che i vasetti e le tazze foggiate stavano esposte al sole nella terrazza, il Piemontese cavava fuori dalle cassette i medicamenti e li scioglieva con l'acqua,
se, zitto zitto, faceva tutto da sè. Cardello doveva contentarsi di stare a guardarlo, e sgranava g
iquido in modo da poter formare uno strato uguale; poi, con un pennello, vi spruzzava su un po' del liquido dell'altra catinella e metteva il vasetto su una tavola perchè la mistura colasse an
lucidi, ora?-d
rli nel forno. Lo
o, vide cavar fuori vasetti e tazza lucidi, con
ntese era un m
rivoltandoli, passandoseli da una mano all'altra, presentandoli all'ammirazione
egreto per sè, e che lui non avrebbe mai saputo fare niente di simile. E guardava con un sen
va capito niente!... Si era però trascritto il frontispizio, per ogni caso; leggi
se, a corto di quattrini, passava intere giornate al Municipio per strappare un acconto al Sindaco, c
o compiuti. Voleva guadagnarsi il premio stipulato nel contratto, pel caso che la conduttura fosse allestita prima del termine fissato; non era così sciocco da lasciarsi sfuggire di mano quella bella sommetta di parecchie migliaia di lire. E to
re altri esperimenti; q
dienti per lo stagno, e biso
ano t
on posso spendere per es
per andare al Municipio ad assalire nuovamente qull'asino di Sindaco e indurlo ad accordargli l'
to lire... s
e le h
isparmi che te
i ringrazio.... No no! Va
cazione?-aveva risposto Card
bravo figliuolo!... Il Sindaco dovrà darmi l'acconto, ora che arriva
bi erano sorte diff
e, Cardello rimasto solo in casa, con tutta quella creta, con la rota, col forno e coi medicamenti a sua disposizione riprese sùbito a foggiare vasetti, come meglio sapeva, e tazze, disfacendo e rifacendo quelli che gli sembravano mal riusciti,
gna per riscaldare il forno, e si aggirava per le stanze stringendo i pugni, alzando biecamente gli occhi al soffitto appena rifletteva che non avrebbe saputo come regolarsi per le dosi dei medicamenti. E poi le boccette erano parecchie; e nel momento che il Piemontese aveva fatto la mescolanza
prima cuocere i
rta alcuna. In un vasetto soltanto era avvenuta un'incrinatura a
cile ven
con l'acqua, facendo una mistura a casaccio, rimestandola, aggiungendovi un po' di medicam
intruglio
e la riflessione che forse aveva sciupato cosa costosa, e che il Pie
sclamò:-Si pagherà, se
ome aveva visto fare al padrone, e diè fuoco alla legna, alimentando continuamen
Santa, ai
, di continua commozi
aver mangiato soltanto due bocconi di pane con u
il giorno avanti; poi, in camicia e in mutande, scalzo, si era precipitato a corsa nella stanza de
iridato, con riflessi di verde pallidissimo, con venature che, secondo la luce, apparivano di o
ta, e di grigio sporco. Cardello stette lunghe ore quasi in adorazione davanti al mirabile vasetto. Si figurava che il furbo Piemontese nel primo esperimento non
si domandav
te, e anche dei possibili furori del Piemontese, che di ordinario era f
e le boccette nella cassetta in modo che quegli non avesse potuto accorgersi sùbito che erano state adoprate; nasco
mai
si dal soggiungere sor
asetto è assai pi