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Fante di picche

Chapter 10 No.10

Word Count: 820    |    Released on: 30/11/2017

può dire il pentimento egli l'ha inteso altra volta-e nulla valse. Allora come oggi si trovava solo, faccia a faccia con un pauroso

sato e già gigante, e già perduto per sempre; e su quel cumulo di sciagure-sciagura maggiore di

to al rimorso, se già ebbe tutto questo e invano? Si farà zimbello di un giuoco bambinesco, e pur d'incrudelire co

rno all'anima sua; quel raggio di sole che percuote la pia

al vecchio babbo e dalla sorellina, la fede nell'avvenire; era questa la posta, egli lo sapeva ed ha giocato-ed ha perduto. Non gli rimane

una inconsapevole contemplazione. I pali del telegrafo gli passano dinanzi vertiginosamente in prima linea, le acacie delle siepi procedono più lente, e i gelsi più le

ccarci dal nostro tempo lontano-dal passato c

arrestato; finalmente al noto fischi

frusta, offre un calessino sconquassato. La rozza, educata alla identica scuola del Morello famoso, attraver

ciagurato?

volta forse, a coloro che ama, di respirar l'aria della felicità di cui ora è immeritevole, poi... Poi fuggi

più care come prima. Per tutta la via s'incontra in contadinelle che, canticchiando sommessamente, levano la bruna testa di mezzo all'immenso biondeggiare delle spighe mature... ecco l'ultima sa

sporto del muro, getta, spenzolandosi, un'occhiata di baleno nel giardino e si lascia ricadere a terra palpitante. Quante cose ha visto! la casetta bianca, le finestre dischiuse, non ancora baciate dal sole, il viale, il padiglione di glicinie, la quercia superba... Ascolta, gli par di udire una

più, una lagrima gli riga le gua

stupida curiosità d'un contadino indifferente... troppo tardi, appena ha il tempo di celare la faccia lagrimo

, guarda innanzi a sè e

sempre lui-il

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