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Fante di picche

Chapter 9 No.9

Word Count: 1777    |    Released on: 30/11/2017

porgendo l'orecchio, in un intervallo di profondo silenzio, si odono le v

testerecci, ed una mezza dozzina di scioperati, i quali, non avendo un quattrino per pagarsi vizii propr

essere stato un pezzo in silenzio, si decide a rammentare la sua presenza con un sospirone lungo lungo. Lo s

gli ord

parliamo altro; quanto al termine ed al modo di pagamento, io... (ah! le giuro che mi duole di aver guadagnato, non dico che preferirei aver perduto perchè non mi crederebbe e non sarebbe vero, ma in coscienza mi duole,)... quanto

di lagrime, ed arriva appena in tempo a trattener coi de

bale sembra pro

emplicissima, e deve passare fra noi due soltanto; anima viva non l'ha a sapere; di questo fatto doloroso nissuno avrà do

resistibile la sua eloquenza, perchè, inte

neri di talento, se lo lasci dire ancora una volta, hanno sempre una miniera sotto i piedi; un bel giorno battono il tacco e trovano il filone bu

o, ha una voglia pazza di regalare un paio d'impertinenze al suo avversari

spesso va di sghimbescio e ti inchioda a letto un paio di mesi... che so io; un giovane volenteroso e savio, come lei, medita invece una partita coraggiosa colla fortuna, combatte col lavoro e coll'ingegno, si piglia

lo specchio, abbozza un sorriso a due o tre camerati, esce a pass

di Milano batte la mezz'ora, un

tratto a gran passi, p

dal farsettone nero ripigl

a di farsi il bozzolo; anche lei si farà il bozzolo, sissignore, se lo farà anche lei, se Dio le conserva ques

, ed alla luce d'un lampione guarda

Norberto toccherebbe tutta alla sorellina, ed addio crediti; la signorina Costanza non potrebbe nemmeno farsi i ricciolini colla sua obbigazione, perchè non porta ricciolini, mi pare, ed il signor Asdrubale non potrebbe nemmeno accendere la pipa colla obbligazione

vincitore cominciano

le si arresta

i miei doveri; domani venga da

ica, ciò detto, volta

e non lo

lla parte? non v

, non dormire

atta, quattro parole sopra un foglio di carta bollata... vorrei che fosse già aperto uno spaccio di tabacchi che si leverebbe la seccatura subito... abbia pazienza fino a domatti

pagno gli lancia dal basso in alto con un occhio solo; ma nondimeno

non ha più un soldo; ma sono qua io per lei; dica che cosa l

drubale spinge con lieve violenza i

e due camerieri ed un gros

ile. Quella faccetta asciutta, quell'occhio che ammicca, quel labbro che sorride e par che ghigni, quel farsettone chiuso come una cassa forte dopo di aver

visione; non ragiona, ma sente un bisogno

e con voce rotta dallo sfo

nga domani; come le ho detto

cento, afferra il giovine per la falda dell'abito e lo costringe a sede

on ho premura; fra un'ora albeggia, e se ha tanta fretta faremo subito l'atto; intanto ecc

ma volta fissa gli occhi in faccia del compagno importuno; ma costui non ba

a e di buona fede è un'ansia paur

appi!? pensa il giov

hè, non immagini che farai, non vedi nulla oltre il bisogno del momento, perchè le tenebre ti si stringono intorno al ce

rio e la dolce insistenza del signor As

to più gli riesce, cerca un'idea. Non trova; in quella ridda di fantasie strambe-carte, tavolieri, debiti, sorrisi di Costanza, lagrime de

i evasioni impossibili; pensa al conte di Montecristo, una delle poche reminiscenze romantiche della sua vita numerica; si guarda intorno ce

tempo

gno, Camerlata?? grida all'improv

finalment

o levandosi di botto ed

già pagato, e chiama a s

disparte e gli dice sommessamente mettendogli in mano cinque lire: ?

voce stentorea ripete:

regno, Ca

a annunzia

il quale per la ventesima volta ripete: ?Ah! triste cosa il giuoco, n

di senza dir parola, afferra il biglietto

o si muove, parte... lo stu

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